Da un mese un gruppo di diciotto pescatori italiani è prigionierio in Libia. Le famiglie sono disperate e il governo ignora completamente la loro angoscia. Si tratta dell’ ennesima dimostrazione del  doppiopesismo che anima la politica di sinistra.

I normali cittadini che lavorano e che fanno grandi sacrifici per mantenersi sono considerati figli di un dio minore. Per liberare Silvia Romano, i nostri ministri hanno finanziato dei terroristi, non preoccupandosi minimamente della legge che vieta di pagare il riscatto ai rapitori, e, al  suo arrivo, hanno permesso che tutto il mondo la vedesse con gli abiti dei fondamentalisti islamici. Perché ora, alla luce di un altro evento tragico, non ricorrono a mezzi diplomatici persuasivi e convincenti? La loro ideologia , forse, consente di salvare soltanto determinate categorie di persone?  In certe nazioni si diffonderà la voce che i cittadini italiani non sono tutelati dalle Istituzioni, e, di conseguenza, i pericoli saranno molto seri. Conte e Di Maio non possono fingere che un problema del genere non esista; che a Palazzo Chigi “lavorino” molti politicanti, è noto a tutti, ed è inaccettabile, ma, quando ciò intacca nel profondo la vita di qualcuno, siamo alla follia. È un dovere costituzionale fondamentale di chi è al comando tutelare gli individui, per non lasciarli in condizioni di insicurezza e precarietà. Il nostro premier ci ha resi edotti sul rispetto delle norme costituzionali, nel momento in cui cambiò alleati di governo, e, nel medesimo modo, quando fu obbligato a spiegare le ragioni per le quali non aveva intenzione di abolire i decreti che limitavano le nostre libertà. Tenga lo stesso comportamento anche adesso! L’ incoerenza ha una misura e non può esistere la discrezionalità nell’ applicazione delle leggi e della Costituzione.

I pescatori di Mazara ostaggi in Libia. Gli aggiornamenti
I pescatori Italiani in ostaggio

Non ci aspettiamo che Conte sia coerente come Socrate, il quale rispettò la legge e nei suoi aspetti più comodi e in quelli che gli risultarono fatali, ma ,quantomeno, che non menta in maniera patologica. Questa vicenda è ancor più triste a causa di un altro aspetto: il silenzio tombale di tutta la stampa e di tutti i celebri opinionisti tanto cari al mainstream. Pontificano su qualsiasi argomento e ,dall’ alto della loro tracotanza, insultano chi è contrario all’ immigrazione clandestina, sostenendo, tra le varie cose, che le condizioni dei migranti nel lager libici sono disumane. A parte la dubbia veridicità di alcune affermazioni e il loro contesto, come mai non li angoscia l’ eventualità che i nostri pescatori stiano patendo le pene dell’ inferno? Questa è o non è una forma di razzismo?

Continueremo a trattare l’ argomento e a chiederne conto alla politica, fino a quando i nostri connazionali non saranno tornati in patria.