Da quando è iniziata l’ emergenza covid 19, la politica e l’informazione si sono concentrate su numerosi aspetti e problematiche, ma nessuno ha proferito parola sull’ università. Dal mese di marzo dello scorso anno per migliaia di studenti non è stato possibile frequentare le lezioni, sostenere gli esami in presenza e godere dei servizi che, in regime di normalità, con tutti i limiti legati alla scarsità di risorse, l’ università offre. Questo inevitabilmente ha fatto perdere ai giovani ( e sta facendo perdere) un’ importantissima parte della loro vita. Quella parte in cui non soltanto si concentrano le proprie energie per specializzarsi in determinati settori, ma anche per sviluppare nuove relazioni, ampliare i propri interessi, occuparsi di politica e di situazioni connesse all’ attualità.
È ovvio che il coronavirus abbia sconvolto la vita di tutti e nessuno potrà mai colpevolizzare la politica per l’ evento in sé; tuttavia bisogna avere la sincerità di ammettere che per quanto le situazioni possano essere eccezionali e fortuite, bisogna sempre trovare il modo adeguato per attenuare i danni. L’ Università è una colonna portante della nazione e il suo ruolo non può essere sottovalutato.
Le ragioni di determinati fallimenti sono varie e le tratteremo negli articoli successivi.