Tema importante per la nostra penisola è la cultura. Proprio il Ministro Gennaro Sangiuliano, deputato ad affrontare questa gravosa problematica visto la quantità di opere d’arte presenti nel nostro territorio nazionale, ha recentemente adottato politiche che si sono dimostrate vincenti volte a propagare il sapere della nazione con maggiori siti protetti come “patrimonio dell’umanità”; in tutto 55. Il settore museale-artistico è quello che ha risentito di più delle chiusure dovute al contenimento della pandemia di Covid-19, secondo le stime di Federculture, con perdite fino al 60%. Il ministro Sangiuliano, per rilanciare il fiore all’occhietto dell’economia italiana, ha riproposto l’iniziativa dell’entrata gratuita ai musei statali la prima domenica di ogni mese (#domenicalmuseo). Cancellando allo stesso tempo progetti come la piattaforma on-line ITsArt voluta fortemente dall’ ex ministro della cultura, Dario Franceschini (PD), costata ben 7 milioni di euro di soldi pubblici. Tra le misure contestate al governo, c’è proprio in questo ambito, la rimodulazione in legge di bilancio del così detto “Bonus Cultura” di 500 euro ai neo 18enni. Provvedimento preso dal governo Renzi a seguito dei fatti avvenuti a Parigi nell’attentato terroristico al Bataclan il 13 novembre 2015 e rinnovato dai successivi governi. Oggi la difesa della misura nella sua forma originaria, che prevede l’erogazione del contributo a tutti i neo maggiorenni, vede tra i sui più ferventi difensori proprio Italia Viva il partito dell’ex presidente del consiglio. Nonostante l’opposizione proveniente dal centro e dal centro-sinistra, il primo gennaio 2023 la misura è cambiata.

Dal giorno di capodanno, il versamento di 500 euro è finanziato solo ai nuclei familiari con ISEE fino a 35 mila euro (disposizione volta ad escludere i redditi più alti) accumulabili ad un ulteriore vantaggio economico, della stessa cifra, a coloro che, senza limiti di reddito, si diplomano alle scuole superiori con il voto di 100/100. Quest’ultima misura è stata definita proprio dal ministro della cultura come “18app, più efficiente” in linea con l’indirizzo politico basato sulla meritocrazia del governo Meloni. Tra le iniziative culturali tradizionali, come la prima della scala nel giorno di Sant’Ambrogio (il 7 dicembre) patrono del capoluogo lombardo, è da ricordare il concerto di Natale al Senato dove il Direttore d’orchestra, Beatrice Venezi, ha guidato l’orchestra Haydn di Trento e Bolzano alla presenza delle massime cariche dello stato. Il direttore, diventando la donna più giovane d’Europa a raggiugere un simile risultato, ha dimostrato di avere merito, tanto che, il 17 novembre 2022 è stata nominata proprio dal ministro, consigliere alla musica. Anche in questo caso non sono mancate polemiche provenienti da alcuni provocatori, della sinistra moderna, che hanno messo in discussione le capacità professionali dello stesso direttore, colludendo le sue affinità politiche all’attuale situazione di governo. Per quanto riguarda le aperture dei musei, questi hanno riscosso particolare successo con le aperture straordinarie durante il periodo natalizio.

Il giorno di santo Stefano 2022 durante la sua visita al Colosseo, luogo turistico per eccellenza, il ministro Sangiuliano ha affermato:” La cultura lavora anche oggi 26 dicembre e credo sia doveroso […] Possiamo accrescere il nostro Pil anche utilizzando in maniera efficiente il nostro patrimonio, aumentando i servizi e presentando al mondo questa strepitosa vetrina che possiamo offrire.” Sottolineando ancora una volta la correlazione tra economia e beni culturali. Durante lo stesso periodo sono stati segnalati parecchi risultati positivi. Nei giorni delle aperture straordinarie (26 dicembre,1° gennaio, 2 gennaio) sono state registrati (fonte MiC) 400.353 accessi. Tra i luoghi più visitati il Pantheon di Roma (60.083 accessi), Il Colosseo (38.360 accessi) e Foro Romano e Palatino (28.830 accessi), segue il Parco Archeologico di Pompei, la Galleria degli Uffizi a Firenze e la Galleria dell’accademia di Firenze.

A seguito di questo risultato il commento del ministro Sangiuliano, che ha fortemente voluto questa iniziativa, è stato il seguente:” L’impegno per tenere aperti i grandi musei e parchi archeologici nei giorni del 26 dicembre, 1 e 2 gennaio è stato premiato da una grande partecipazione di pubblico. È bello vedere tanta gente che corre ad apprezzare le opere della nostra nazione. Ringrazio il personale per questo sforzo. Tutto questo ci spinge a far sempre meglio con una svolta in termini qualitativi nell’offrire servizi sempre più moderni ed efficienti. Spenderemo bene e rapidamente quelle risorse che il PNRR mette a disposizione per migliorare il sistema museale”. Il 10 gennaio 2023 il ministro della cultura, ha partecipato alla riapertura della Casa dei Vettii nel parco archeologico di Pompei, chiusa al pubblico a seguito di un restauro durato 20 anni. A seguito di questa visita, Sangiuliano, ha scritto
in un post pubblicato sul suo profilo Twitter: “Pompei rappresenta un unicum mondiale ed è un luogo dove noi tocchiamo con mano il valore non solo storico e antropologico ma anche economico della nostra cultura”. A discapito delle numerose opere che sono presenti nel nostro paese, nascono, a volte, delle polemiche inutili tra l’esecutivo e gli enti locali. Una di queste , riguarda una controversia tra il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi (centro-destra) e il sindaco di Milano Giuseppe Sala (PD).

La discussione si incentra sul posizionamento “Della Pietà Rondanini” di Michelangelo che il sindaco Sala non vorrebbe spostare dalla sua attuale collocazione nelle Sale dell’Antico Ospedale del Castello Sforzesco, mentre è intento del sottogretario riportare la scultura nella sala degli Scarlioni della stessa fortezza milanese. La cultura è forza motrice di una nazione ed “è tale solo se è libera e se è dialettica” come sostenuto recentissimamente dall’odierno numero uno del Collegio Romano (sede MiC). La presenza e la costanza che il ministro attualmente in carica sta mettendo nel suo lavoro porterà, se mantenuta nel corso della legislatura, l’Italia ha un nuovo concetto di economia e grado di elevazione attraverso la conoscenza dei cittadini che vivono in Italia. Cultura e merito, sono questi i punti cardine della linea programmatica dell’esecutivo per far crescere intellettualmente il paese, come affermava anche Antonio Gramsci: “La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri”.

Aljosha Bromuro