Ad ognuno di noi sarà capitato almeno una vola di sentir parlare di giustizia in Italia: dei suoi problemi, della sua burocrazia, di come questa faccia troppe volte figli e figliastri e soprattutto di come questa sia influenzata politicamente. Dagli anni ’90 ormai la giustizia è stata usata come una clava contro tutti coloro che osavano schierarsi contro il pensiero dominante: da Berlusconi a Salvini passando per Craxi tutti i leader invisi alla sinistra neoliberale sono stati fermati, distrutti, dati in pasto alla pubblica opinione; dipinti dai giornali-troppo spesso legati a talune realtà politiche- come dei mostri da dover condannare, da dover estromette da ogni tipo di carica pubblica.
Il caso Palamara (che se non fosse avvenuto in tempi di covid avrebbe scosso il Paese molto più di Tangentopoli) ci ha dimostrato, per stessa ammissione del giudice che basta essere semplicemente antipatico ad un magistrato per essere colpito ed affondato: è questo il caso di Berlusconi amico di tutti prima della sua scesa in campo politica- divenuto un pericolo pubblico poi quando ha osato mettersi contro la sinistra- tanto da essere imputato per qualsiasi cosa egli facesse per poi essere puntualmente assolto.


La giustizia è ormai utilizzata come un’arma volta a distruggere il proprio avversario, basta far saltar fuori una minima inchiesta che scatta il linciaggio pubblico; sono celebri le dichiarazioni di alcune realtà politiche che del giustizialismo hanno fatto bandiera per poi diventare- quando erano coinvolte persone a loro vicine- i più feroci garantisti. Tutto questo ha portato ad uno svilimento della giustizia: i cittadini sono sempre più sfiduciati dall’operato della magistratura che reputano incapace di essere imparziale; inoltre il malcontento per un atteggiamento fin troppo buonista da parte dei giudici che sembrano avere a cuore più le sorti dei carnefici che delle vittime ha generato nei cittadini un grande senso di amarezza e rabbia.


È forse giunto il momento di cambiare profondamente la giustizia? È forse ora di togliere potere ad alcune cariche per meglio porter bilanciare i poteri? É arrivato il momento di coinvolgere i cittadini nella giustizia sempre più lontani-ormai- dalla cosa pubblica?


EMANUELE CIPRIANO