Nel mondo Netflix non si sente parlare d’altro, chiunque conosce la nuova serie tv che sta spopolando in tutto il mondo, stiamo parlando di Squid Game. 

Siamo in Corea del Sud, centinaia di persone con problemi finanziari accettano uno strano invito ad una competizione con una varietà di giochi per bambini. Un grosso premio in denaro li attende, ma la posta in gioco è alta e mortale.

Il mondo della finanza, ma sopratutto quello degli investimenti, è fortemente collegato a tutto ciò che accade nella vita quotidiana, è un mondo dinamico e da una semplice serie tv può nascere, come in questo caso, una nuova criptovaluta, proprio ispirata alla serie coreana. 

Ma è davvero conveniente investire il proprio denaro su una moneta ispirata alla serie tv hype del momento?

Le criptovalute in sé sono un rischio, ma quando ci si tuffa senza le necessarie precauzioni possono diventare qualcosa di fortemente ingenuo. Se invece di scommettere su nomi noti (è facile citare i tradizionali Bitcoin o Ethereum) ci si avventura con eccessi speculativi su cripto asset sconosciuti, allora è più la certezza di viaggiare verso l’ignoto.

L’idea era effettivamente interessante: la moneta digitale SQUID GAME oltre a poter essere scambiata o convertita in divise più tradizionali come euro e dollaro, avrebbe potuto essere utilizzata per acquistare dei token per partecipare a un gioco online legato alla serie. 

“Più persone parteciperanno, più il premio sarà grande” recitava il whitepaper, (documento che getta le basi per la criptovaluta) dove si statuiva che il 10% dei fondi raccolti sarebbe andato agli sviluppatori e il 90% al vincitore.

Un token lo si acquistava per appena 1 centesimo di dollaro il 26 ottobre, mentre lunedì 1 novembre era arrivato a costare fino a 2.860 dollari. 

In rete si erano diffusi rapidamente i primi messaggi di allarme, a partire dai diritti di utilizzo del nome – non pervenuti – fino alla falsa raccomandazione della valuta da parte di Elon Musk, che in realtà aveva invece promosso la serie tv. Sospetti che si sono tramutati in un’amara verità nel giro di qualche giorno, purtroppo per gli investitori.


Cos’è successo? Secondo quanto riportato da varie fonti, tra cui Engadget, The Block Crypto e Gizmodo, i creatori del progetto hanno approfittato del boom per monetizzare ben 3 milioni di dollari. Nessuno sa chi fossero, ma tutti hanno potuto verificare che il sito era stato chiuso, così come tutti i profili social legati al token.

Gli autori della criptovaluta SQUID hanno quindi chiuso il progetto mettendo in atto quello che in gergo viene chiamato rug pull, letteralmente “tirare il tappeto” da sotto i piedi di chi ci aveva investito, facendogli venir meno il supporto economico.

Nel frattempo, c’è chi ha perso cifre modeste come 1.000 dollari; c’è chi, come un investitore di Shanghai, pensando che sarebbe stata l’opportunità della vita e notando che la crypto portasse il nome della serie TV più popolare del momento nel mondo, vi ha investito i risparmi di un’intera vita, cioè 28.000 dollari.