Come Azione Universitaria Roma trattiamo questo tema con estrema trasparenza. All’interno del nostro gruppo c’è una ragazza italo-cubana che si è sempre impegnata dal primo momento in cui è entrata. Questa ragazza ci ha messo al corrente di quanto succede in queste ore nel suo paese, alla sua gente, alla sua famiglia. Siamo inorriditi, arrabbiati e delusi dalla comunità internazionale. Nell’anno dei diritti sociali, a Cuba c’è chi combatte per le strade perché non ne ha un futuro. Nel nostro paese si dibatte per questo o quel DDL, a Cuba si muore, a Hong Kong si muore, in Cina si muore, nei paesi Arabi si muore, in Africa si muore.

Buona lettura.

La storia di Cuba (in pillole)

La storia di Cuba non è di certo una fiaba a lieto fine, il paese ha visto morti e devastazioni sin dall’insediamento degli spagnoli in epoca coloniale. Più recentemente, con la dittatura Batista un susseguirsi di golpe e violenza, perpetrata dai colonnelli e appoggiata dai partiti di sinistra locali. Ancora, caduto Batista e con l’arrivo di Fidel Castro e Ernesto Guevara si instaura la dittatura castrista. Gli Stati Uniti, preoccupati, promuoveranno una contro-rivoluzione con l’aiuto di esuli cubani culminata con la vittoria dei castristi nella “Baia dei porci“. Questo evento mise Cuba in orbita URSS, la quale entrando in conflitto con il modello statunitense porterà le due parti, negli anni, alla famosa “Crisi missilistica di Cuba“, sotto i colpi della Guerra Fredda. I due blocchi arrivarono ad un accordo pacifico, gettando l’isola in un embargo totale da parte americana e facendola avvicinare ulteriormente al modello comunista dell’Unione Sovietica. Con il crollo dell’URSS l’isola mitigherà i danni economici grazie alla Cina e all’accordo interazionale “ALBA” con i paesi latini dell’area. il paese affiancherà anche alcune rivolte in Africa, affiancandosi agli eserciti di liberazioni locali.

Dal 2006, i passaggi chiave

Il 2006 vede dimettersi Fidel Castro da segretario del Partito Comunista di Cuba e da una serie di incarichi istituzionali, a lui succede il fratello Raul Castro. Quest’ultimo tramite alcune riforme introduce nel paese una piccola rivoluzione economica, portando alla liberalizzazione del mercato delle “nuove tecnologie” come DVD, telefoni cellulari, computer e altro.

Dal 14 gennaio del 2013 i cittadini dello Stato caraibico possono uscire liberamente da Cuba con il solo passaporto senza formalità particolari.

Nel dicembre 2014, sotto la supervisione del presidente USA Barack Obama, colloqui di intermediazioni tra funzionari statunitensi e funzionari cubani hanno portato a un accordo politico per il rilascio di Alan Gross (impiegato della statunitense United States Agency for International Development che da alcuni anni era imprigionato a Cuba con l’accusa di essere una spia al soldo del governo statunitense), di cinquantadue prigionieri politici detenuti nelle carceri cubane e di un non-identificato agente (comunque non cittadino degli Stati Uniti) in cambio del rilascio, da parte degli USA, di tre agenti cubani che si trovavano incarcerati negli Stati Uniti.

L’embargo tra Stati Uniti e Cuba non è cessato, sarà attenuato per consentire l’importazione, l’esportazione e un certo commercio tra i due stati.

Il 30 giugno 2015 Cuba e gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo per la riapertura delle ambasciate nelle rispettive capitali.

Oggi, le imponenti manifestazioni

Dopo la morte di Fidel Castro (2016), è divenuto presidente Raul Castro, e dopo due anni lo è diventato Miguel Diaz Canel. Quest’ultimo è stato, recentemente, al centro di fortissime contestazioni popolari.

Il 10 luglio 2021 il paese è stato scosso da una delle manifestazioni più imponenti degli ultimi 30 anni culminata con degli scontri violenti tra manifestanti e supporters governativi, spalleggiati dall’esercito. Nel mirino del popolo c’è la dittatura comunista di Miguel Díaz-Canel e l’aggravarsi della situazione economica (accentuata dalle sanzioni statunitensi). Purtroppo registriamo palesi violazioni di molti diritti umani e di libertà individuali, nel paese chiunque manifesti, nel migliore dei casi, viene prelevato da casa e arrestato, molte persone sono state tagliate fuori dal paese e impossibilitate a tornarci perché residenti all’estero o accusate di tradire la patria e per questo inserite in una speciale lista nera. Internet e i collegamenti di rete esterni al paese sono stati chiusi, è repressione totale. Il popolo cubano in queste ore sta lottando per la propria libertà

Sappiamo tramite il portale cubanosporelmundo.com che artisti residenti in America sono arrivati al confine marittimo di Cuba per esortare la popolazione alla rivolta. Sono intervenute diverse personalità, in Italia c’è molta attenzione sugli eventi da parte delle forze di centro-destra mentre tutto tace dalla maggioranza.

Cuba non può più essere lasciata in disparte, è un paese ricco di storia con le sue tradizioni, il suo cibo e la sua cultura. Come Azione Universitaria Roma siamo vicini a tutti gli studenti, ai giovani di ogni età che combattono per un paese diverso, per una democrazia che non vede i natali da troppo tempo. Vorremmo che l’Italia, che ha visto l’unico europeo (l’italiano Gino Donè Paro) nel golpe castrista, si schierasse contro questi soprusi, contro questa dittatura comunista, contro questo modello di “governo”. Non c’è più spazio, nel 2021, a modelli feroci di amministrazione. Cuba è un paradiso naturale in terra, rendiamolo anche abitabile.