Il mondo moderno ed odierno non si contraddice quando cerchiamo di analizzare le sue nuove strategie di prevaricazione intellettuale sulle masse. Per i detentori di questo globo è ineludibile avere il controllo totale del pensiero societario, creare un’accozzaglia omogeneizzata sotto l’impulso di un cogito uni polarizzato. Per applicare ciò è necessario, per loro, controllare la quantità delle persone in una società al fine di creare una massa ristretta di cittadini indottrinati e ideologizzati con un pensiero unidirezionale. Da questo corollario deriva la l’imperatività di fermare un’ipotetica sovrappopolazione mondiale in chiave ”neo-malthusiana”. I legittimanti di questo pensiero proferiscono argomentazioni come l’esplosione demografica che crea deflagrazione delle risorse disponibili sulla Terra, la povertà e la guerra. Sono temi critici, ma le cose sono più complesse di così.

La sovrappopolazione mondiale  è piuttosto una minaccia a livello ideologico. Essa spaventa ciò che, definisco con un neologismo perfetto, la ”cogitatura” (cogito dal latino significa ”penso”, ed oris significa ”controllo”), in altre parole ”dittatura del pensiero.” Più la società aumenta, più sarà predominante la sua diversità di opinioni, e di fatto, ciò può compromettere la stabilità o generare conflitti tra interessi divergenti. Si è convenuto che l’unico modo per rimediare a questa instabilità, è limitare il numero delle nascite un po’ ovunque nel globo, al fine di limitare l’opinione al massimo e riuscire a sintetizzare le diverse aspirazioni  e opinioni pubbliche.  Per l’ideologia dominante è più conveniente che vi siano due tendenze socio-politiche (Destra politica, Sinistra politica), o meglio quattro (con l’estrema destra politica e l’estrema sinistra politica) tutte criticabili con i loro punti di forza e debolezza, piuttosto che un’alternativa che possa trascendere le dicotomie per diffondere un pensiero libero, non allineato, non conforme ma che incarni il giusto e la verità.

Questo paradigma è utile per il pensiero unico che non è né di destra né di sinistra. Immaginate quale pericolo rappresenterebbe il pluralismo nella scena socio-politica o in altre sezioni di massa. Da questo postulato nasce la necessità d’imporre un singolo pensiero, un nuovo modo di cogitare standardizzato e, ampiamente padroneggiato da cittadini derivanti da nascite controllate a geometria variabile. Cartesio diceva ”cogito ergo sum” (penso dunque sono), motivo per cui lo scopo della cogitatura è di ridurre ogni individuo al rango di consumatore sradicato, in un mondo ove i nuovi detentori del potere sono le élites ben ponderate al servizio delle mega-imprese. Il cittadino non ha più voce in capitolo se non per seguire il diktat di un’intellighenzia che non abborda più un reale dibattito politico-filosofico con le masse. Il cittadino odierno è l’emanazione del pensiero dominante cosiddetto democratico, in realtà oclocratico. In questo secolo le armi più nocive, per taluni, sono il verbo e il libero pensiero.

Rammento una frase di Orwell in 1984:”Con la globalizzazione delle economie, ora sembra essenziale globalizzare le culture e le società. Così nasce il pensiero unico. Cerca di eludere i dibattiti per imporre un modello unico a tutti. Qualsiasi controversia diventa sospetta e qualsiasi dibattito viene respinto. Quindi vediamo un modello unico e pericoloso della società apparire per le democrazie.”

Francois