Il 28 marzo 2023 in occasione del CDM, il ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida ha presentato un disegno di legge volto a vietare la produzione e commercializzazione del cibo sintetico nella nostra nazione. Il governo Meloni è stato, in questo modo, il primo esecutivo al mondo ad adottare un provvedimento di questo tipo. Il documento prevede il divieto da parte dei produttori agroalimentari e di mangimistica di impiegare nella preparazione degli alimenti, di bevande e mangimi costituiti o isolati, a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati. Inoltre il testo vieta, l’importazione, la produzione e la somministrazione dei suddetti prodotti. Per i trasgressori sono previste sanzioni da 10 a 60mila euro, oppure fino al 10 per cento del fatturato totale annuo dell’azienda. L’esecutivo torna così sul tema del Novel Food, che si è acceso lo scorso gennaio trattato su questo blog nell’articolo “La difesa del prodotto italiano”, rafforzando la decisione del governo di vietare la produzione in Italia di cibi sintetici a partire dalla carne coltivata in provetta. La promessa del governo, in conseguenza alle dichiarazioni del titolare del dicastero di via XX settembre, è stata mantenuta. “Il disegno di legge che vieta la produzione e la commercializzazione di cibo sintetico nasce dalle istanze di associazioni di categoria, agricoltori, Regioni e Consigli comunali, di diverso colore politico, che hanno approvato provvedimenti contro gli alimenti prodotti in laboratorio. Richieste arrivate anche attraverso una raccolta firme e che il Governo Meloni ha raccolto, per tutelare la salute pubblica in base al principio di precauzione. Si tratta quindi di un ddl condiviso, che ha un sostegno trasversale e che, come ampiamente specificato nell’articolo 2, vieta anche l’importazione in Italia, nonostante ci sia ancora chi tenta di affermare il contrario, strumentalmente” queste le dichiarazioni del ministro Lollobrigida “ C’e un rischio di ingiustizia sociale con il cibo sintetico in una società in cui i ricchi mangiano bene ed i poveri no. Non c’è un atteggiamento persecutorio ma di forte volontà di tutela” ha aggiunto il membro del governo in sede di presentazione del DDL. Soddisfazione espressa anche dal presidente di Coldiretti, Ettore Pradini che ha affermato:” Lo schema di disegno di legge del Governo contro il cibo sintetico risponde alle richieste di mezzo milione di italiani che hanno firmato la petizione promossa da Coldiretti per salvare il Made in Italy a tavola dall’attacco delle multinazionali, sottoscritta anche dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. Ringraziamo il Governo per aver accolto il nostro appello a fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy e la stessa democrazia economica.


Inoltre c’è da aggiungere che Made in Italy a tavola messo a rischio dalla diffusione del cibo sintetico vale quasi un quarto del Pil nazionale che, dal campo alla tavola, vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio e 10mila agricoltori in vendita diretta, secondo una stima dell’associazione di Pradini. Riguardo al provvedimento si sono espresse anche le opposizioni, Carlo Cottarelli, senatore del gruppo PD ha scritto il 29 marzo su Twitter:” Rave, farina di grillo e ora la carne sintetica nell’elenco dei nemici dell’Italia gloriosamente sconfitti dal governo. Si vede che non c’era niente più importate da fare”. Importanza in materia di sicurezza alimentare esplicata, il giorno precedente a margine di un evento a Roma, dal sottosegretario alla salute Marcello Gemmato che ha dichiarato quanto segue: “C’è un puntuale lavoro di collaborazione tra il Ministero dell’Agricoltura e Salute sui Novel food: abbiamo una serie di preoccupazioni che riguardano sia la salute degli italiani sia quelle per il sistema produttivo. La scienza è fatta di dati. Sui cibi sintetici non sappiamo nulla, abbiamo perplessità rispetto alle possibili conseguenze sulla salute e la traduciamo in atti concreti e provvedimenti normativa”. Ulteriori critiche sono arrivate inoltre dal deputato, di Europa Verde-Sinistra Italiana, Eleonora Evi che ha affermato: ”Ennesima decisione oscurantista di questo governo, ennesimo treno che l’Italia perderà”.

La carne coltivata (questo è il vero nome, e non “cibo sintetico” usato dal ministro Lollobrigida che evoca subito qualcosa di mostruoso) se approvata dagli organismi europei, potrebbe essere parte della soluzione alla crisi dei sistemi alimentari globali, oggi insostenibili, inquinanti, generatori di immensa sofferenza verso esseri viventi sempre più sfruttati e un volano per l’innovazione”. Sulla stessa posizione + Europa:” Lo stop al cibo sintetico è inutile e dannoso. Chiediamo venga ritirato il DL contro la carne coltivata che blocca il progresso scientifico e uccide sul nascere nuove prospettive economiche.” ha postato sul proprio profilo Twitter, Riccardo Magi, segretario del partito. Nonostante il vano tentativo delle opposizioni di boicottare con ogni mezzo l’operato del governo, con questo atto il governo di centro-destra ha dimostrato ancora una volta di saper mantenere gli impegni presi con i propri elettori lo scorso 25 settembre e di improntare la sua azione di governo in difesa dei cittadini salvaguardando l’economia e la sovranità alimentare italiana.
Aljosha Bromuro