Nei giorni 15 -16- 17 dicembre è andata in scena a Piazza del Popolo la kermesse organizzata da Fratelli d’Italia per i primi 10 anni di attività e di impegno politico. La manifestazione preparata, personalmente dagli esponenti del partito di maggioranza relativa, come affermato dall’ onorevole nonché vice presidente del Copasir Giovanni Donzelli, ha visto alternarsi sul parco diversi ministri, onorevoli e senatori della maggioranza.

Il primo giorno ha visto l’apertura della manifestazione programmata per le ore 15 ,ma iniziata con qualche minuto di ritardo, da parte dei coordinatori territoriali del partito, del Lazio (Paolo Tracassini),di Roma e provincia (Marco Silvestroni) e di Roma città (Massimo Milani) e gli interventi del capogruppo di FDI della regione Lazio (Fabrizio Ghera) , del capogruppo di FDI alla Città Metropolitana di Roma (Massimo Ferrarini) e del capogruppo di FDI al Comune di Roma (Giovanni Quarzo) moderati da Antonio Rapisarda, firma di Libero. In seguito è intervenuto il presidente del senato e co-fondatore Ignazio La Russa, intervistato dall’ autorevole giornalista, Bruno Vespa, successivamente il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è stato intervistato dal direttore della Verità, Maurizio Belpietro e a seguire, nel blocco dedicato alla “Sovranità e Sicurezza Alimentare”, sono intervenuti il ministro della salute Orazio Schillaci e il ministro della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. Significativo è stato l’intervento di Nicola D’Ambrosio, presidente nazionale di Azione Universitaria, un grande gruppo di volontari appartenenti ad Azione Universitaria schierati nelle prime file della platea hanno animato con un coro l’ascesa sul palco del presidente D’Ambrosio, venerdì pomeriggio.

Da sottolineare la dedizione e l’impegno, di questi ragazzi poco più che ventenni, provenienti da tutta Italia, anche grazie a loro è stata possibile la realizzazione in sicurezza della manifestazione, a cui è stato affidato un inteso lavoro. Momenti di particolare fermento politico si sono registrati, anche nel terzo giorno della manifestazione, al momento dell’entrata in scena del presidente del consiglio, sabato nel tardo pomeriggio, dove il presidente del partito dei conservatori europei è stata acclamata al grido di “Giorgia, Giorgia”, sedendosi in prima fila in una sedia a lei riservata, come un qualunque militante durante gli interventi degli alleati di governo, Silvio Berlusconi, fischiato da una parte della platea, successivamente rimproverata dal presidente Meloni con l’espressione “Indisciplinati”, e Matteo Salvini, a cui non sono seguite particolari contestazioni. Particolarmente emozionate il momento del dell’inno nazionale, da cui il partito di Giorgia Meloni prende il nome, il coro unanime sulle parole di Goffredo Mameli e la musica di Michele Novaro, ha fatto sentire dei patrioti ogni componente della platea. Nel corso dei tre giorni si è registrata una grande partecipazione di pubblico, nonostante il cattivo tempo che ha accompagnato il dibattito nel corso delle prime 48 ore, grazie alla grandissima organizzazione del principale partito di governo il problema è stato arginato con una tensostruttura di colore bianco colorato da delle luci tricolori in prossimità del palco.

Nel pomeriggio di sabato una grande folla, di militanti provenienti da ogni parte d’Italia e di curiosi, si è radunata a piazza del Popolo per l’intervista di Roberto Inciotti al premier Meloni, nulla è servita la contro-manifestazione organizzata a poco meno di un chilometro a piazza SS Apostoli dal Partito Democratico, dove Enrico Letta e Roberto Speranza hanno radunato (in linea con i sondaggi) una piccola folla in vista delle elezioni regionali del Lazio e Lombardia, segno forse del disaffezionamento a causa dello scandalo che in questi giorni sta colpendo la sinistra europea, ribattezzato dai media “Qatar-gate” e dalla mancanza di idee concrete che un entità, come il primo partito dell’opposizione ha in questo momento storico. Sperando per il bene della democrazia, che la sinistra ritrovi la sua strada, i tre giorni, 15-16-17 dicembre, sono stati per Fratelli D’Italia un autentico successo, la prima manifestazione al governo, ha confermato le aspettative aumentando è il gradimento popolare e riducendo lo spazio tra le istituzioni e il popolo,  sottosegretari, deputati, senatori, ministri e giornalisti si sono trattenuti con i militanti e non per il tempo di un selfie, rendendo indimenticabile ,soprattutto per le giovani leve del partito, quel momento.

Giorgia Meloni, Ignazio la Russa e Guido Crosetto, distaccandosi il 28 dicembre 2012 dal Popolo Delle Libertà, hanno dimostrato, soprattutto al suo leader ora alleato di governo, Silvio Berlusconi, che è possibile portare un piccolo partito (1,93% alle elezioni politiche 2013) con limitate risorse economiche, al governo (26% alle elezioni politiche 2022). L’onorevole Donzelli ha ribadito, nel corso del dibattito, i tratti distintivi di questo partito: sacrificio, passione e soprattutto mancanza di accordi con i poteri economici. Valori che Fratelli D’Italia ha portato sempre con sé e che la sinistra etichetta come “Fascisti”, ma che gli elettori hanno apprezzato il 25 settembre scorso. Non resta che augurare, Buon Compleanno a Fratelli D’Italia!

Aljosha Bromuro