Con orgoglio vanno portati avanti i valori della Destra ma l’affondamento del DDL Zan non è una vittoria della Destra, del centrodestra o del mondo cattolico, ma del buon senso e della libertà.

I numeri parlano da soli. l’emendamento che bloccava la legge Zan è passato non per merito dei voti del centrodestra, che non ha la maggioranza parlamentare, e nemmeno per colpa dei “traditori renziani”, come sostengono alcuni deputati del PD e del Movimento 5 Stelle, ma perché deputati di tutti i gruppi parlamentari, nel segreto del voto, hanno deciso di rispondere alla propria coscienza e non alle imposizioni delle segreterie di partito. E questa non poteva che essere la logica conseguenza di un vero e proprio obbrobrio giuridico. A sinistra si può credere che i matrimoni omosessuali vadano parificati a quelli eterosessuali e che, quindi, debba sparire la dicitura “unioni civili”. Quando, però, si prova ad impedire ope legis a qualcuno di dire l’esatto contrario, anche chi è di sinistra, se ha davvero a cuore la democrazia e la libertà di espressione, alza le mani. Come io, legato ai valori tradizionali, non voglio impedire al mio avversario di difendere tesi progressiste, allo stesso modo mi aspetto che lui faccia la medesima cosa. Se tutti siamo concordi, ovviamente, sul fatto che un transessuale non debba subire violenze e abusi, da folli è immaginare di poter definire una persona uomo o donna sulla base dell’autopercezione e, soprattutto, di togliere il passaporto o la libertà di partecipare a manifestazioni politiche a chi si rifiuta di accettare un diktat di questo tipo.

A riprova di quanto fin qui affermato c’è una dichiarazione di Tommaso Cerno, omosessuale, tra i primi sostenitori del DDL Cirinnà del 2016 e parlamentare del Partito Democratico, di contrarietà al DDL Zan, da lui reputato liberticida. A prescindere da tutto, una soluzione si poteva trovare. Dal nostro punto di vista una legge del genere era inutile, in quanto già oggi, a dispetto di quello che hanno affermato taluni, ovvero che si possono impunemente commettere dei reati ai danni degli omosessuali, leggi per punire nefandezze esistono. Siccome però in Italia siamo abituati a provvedimenti superflui e, questo, magari, lo era meno di altri, nessun problema, a condizione di accettare alcune proposte di modifica del centrodestra, che avrebbero ottenuto il risultato di aggravare le pene dei reati commessi per via dell’omofobia senza infarciture e deliri ideologici. Chi ha rifiutato qualsivoglia compromesso se ne assuma la responsabilità. La libertà ha vinto, l’arroganza ha perso. Adesso torniamo ad occuparci di questioni urgenti.